Andiamo oggi a visitare la CHIESA DI SAN NICOLO‘ a San Nicolò di Celle, una delle 54 chiese “leonine”, ovvero quegli edifici di culto accomunati dal fatto di essere stati realizzati o complessivamente ristrutturati negli anni compresi tra il 1846 e il 1878 per volere dell’allora Arcivescovo di Perugia Vincenzo Gioacchino Pecci, il futuro papa Leone XIII.
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La chiesa ha pianta rettangolare a navata unica con grandi paraste quadrate. Un gradino nel presbiterio. Prima del presbiterio la chiesa possiede un ingresso laterale a sinistra e la porta della sacrestia a destra. La chiesa è intonacata internamente. Sembra essere stata rinnovata includendo all’interno dell’aula originaria paraste di sostegno ad archi longitudinali e trasversali. Così risulta divisa in sei campate nell’aula. Il presbiterio si restringe leggermente ed ha una ulteriore campata più l’abside. L’ordine delle decorazioni è composito con fregio a stucco con angeli e ghirlande. La prima campata è chiusa con basse nicchie, una delle quali, a sinistra, è il fonte battesimale. La terza e la quinta hanno altari laterali con architettura neoquattrocentesca di coronamento mentre la mensa è in stucco e liberty. L’altare maggiore è affiancato da due balconi per cantorìa. Le volte sono a botte lunettata ed a spicchi lunettati nell’abside. La chiesa è posta lungo una delle strade del paese che si incontrano perpendicolarmente e forma davanti alla facciata una piazza con il possente campanile datato 1828 al posto di quello del 1788 che esisteva a sinistra dell’abside sul retro e di cui rimane scala, parte inferiore e mattone datato. Ancora nella piazza è situato un asilo concepito agli inizi del XX secolo, come l’attuale chiesa e con stile dell’epoca. Da un altare di destra si ricava l’anno di consacrazione (1901) e da un altare di sinistra si ricava l’anno della decorazione (1915). Le pareti d’ambito sono quindi da considerarsi antiche tenuto conto che si ha una menzione del “parroco” di san Nicolò nel 1280 e che il presbiterio venne finanziato dal cardinale Satolli (ricordato da lapidi) parente del parroco di allora. La cappella feriale ha data sopra la porta (1856)
[Fonte: Le Chiese delle Diocesi Italiane http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/]