Nella IV Domenica di avvento rendiamo omaggio ad uno dei patroni della città di Perugia, portandovi a visitare la CHIESA DI SAN COSTANZO. Questa chiesa e lo spazio circostante constituiscono tradizionalmente uno dei luoghi più cari ai perugini che ogni anno festeggiano il santo con la tradizionale “Luminaria” e con il tipico dolce perugino, il torcolo.
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Secondo tutte le redazioni della sua “passio”, San Costanzo è stato martirizzato il 29 gennaio del 175 nei pressi del “trivio folignate”. La stessa notte del martirio, un uomo di nome Leviano ebbe un sogno, nel quale un angelo gli indicò il posto in cui giaceva il corpo di Costanzo e gli intimò di seppellirlo a Perugia, nel luogo detto “Areola fuori Porta San Pietro”, dove poi sorse la chiesa. Il corpo venne deposto il 30 gennaio 175 in un sarcofago di pietra di buona fattura acquistato dallo stesso Leviano, il quale fece scrivere sul coperchio il nome di Costanzo martire. Fin da subito il clero e i cittadini resero omaggio alle spoglie del Santo Vescovo di Perugia. La chiesa patronale è uno dei luoghi più sentiti dalla comunità locale, per la tradizione, antico mausoleo del primo vescovo della città martirizzato nel secondo secolo. In modo corrispondente all’individuazione del seppellimento, narrata da tutte le agiografie, l’area di culto sorge subito fuori la porta di San Pietro, il grande convento benedettino limitrofo che domina il territorio. La chiesa si configura probabilmente sul riutilizzo del materiale di un mausoleo limitrofo, come di fatto testimoniano gli elementi di rimpiego sparsi nel tessuto murario. Con la naturale crescita dello spazio periurbano, attualmente si trova di fronte il polo scientifico della Facoltà di Veterinaria, ma la chiesa era originariamente ubicata in un luogo isolato, lungo un pendio piuttosto ripido che scende verso la città sviluppatasi solo nella modernità, con il prospetto della chiesa che si affaccia emblematicamente verso il paesaggio rurale. Il dislivello è sopperito da una piccola spianata che funge da sagrato e si sviluppa di fronte al prospetto principale, affiancato alla sua destra dagli edifici parrocchiali giustappostisi nel tempo, che girano poi ad angolo e formano una piazza. Questa, continua nel prospetto laterale porticato, prolungato da un muro che ne individua la pertinenza, dal 1962 orto botanico della città, gestito in collaborazione con l’Università.
[Fonte: Le Chiese delle Diocesi Italiane http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/]