Oggi 20 Dicembre, il nostro calendario dell’avvento ci porta a visitare uno dei principali santuari della nostra Diocesi, il SANTUARIO DELLA MADONNA DEI MIRACOLI, appena fuori dalle mura di Castel Rigone.
Vi ricordiamo che potete visitare i tour virtuali completi e in alta risoluzione sul sito http://percorsi.diocesi.perugia.it/
Il santuario sorse a seguito dei numerosi miracoli che avvenivano circa dal 1490 attorno ad un’edicola con l’immagine della Vergine. Nel maggio 1494 sono registrati i primi finanziamenti da parte del Comune di Perugia, richiesti dalla comunità di Castel Rigone, per costruire una cappella attorno all’immagine miracolosa della Vergine. Il 19 luglio 1495, papa Alessandro VI emanò la bolla che autorizzava la costruzione dell’edificio, con l’acquisto di un terreno di proprietà della chiesa di San Bartolomeo. La costruzione proseguì nei primi decenni del XVI secolo. Il culto è proseguito senza interruzioni nel corso dei secoli , favorito anche dalla concessione di indulgenze, l’ultima risalente ai primi anni del Novecento. La leggenda narra che una giovane di nome Marietta, domestica del parroco don Mariotto, nell’anno 1490, stava recandosi al pozzo per attingervi acqua. Passando in prossimità di un folto roveto, gli si avvicinò una bella signora chiedendole di invitare i suoi compaesani a costruire una cappellina in quel punto. Tale apparizione si manifestò più volte, fin quando un giorno, la giovane fu riavviata a casa con la brocca per l’acqua capovolta, ma miracolosamente rimasta piena. Allora gli abitanti, convinti dal miracolo, scoprirono sotto il roveto la dimenticata immagine della Vergine. La dedicazione fu immediatamente legata all’immagine che aveva originato il culto e la stessa costruzione del santuario. L’affresco con la “Madonna del latte”, iniziò a dispensare miracoli dal 1490 circa. L’affresco raffigura una “Madonna del Latte”: la Vergine, con la mammella destra scoperta, è colta nell’atto di allattare il Bimbo. Sullo sfondo due angeli sorreggono un drappo dorato che funge da postergale. E’ databile, su base stilistica, agli anni venti-trenrta del XV secolo, opera di un modesto artista di probabile ambito perugino, con influenze senesi. L’edificio sorse accorpando l’immagine miracolosa, sul transetto sinistro. La pianta è a croce latina, ad unica navata, con la torre campanaria addossata sull’esterno della navata, sul lato destro. Dal punto di vista stilistico, l’edificio, costruito in pietra arenaria, denota forme prettamente rinascimentali. La stretta somiglianza con la celebre chiesa di santa Maria delle Grazie al Calcinaio, presso Cortona (AR), ha fatto sì che all’autore di quest’ultima, Francesco di Giorgio Martini, venisse attribuito anche il progetto del santuario di Castel Rigone. Il portale fu scolpito da Domenico Bertini da Settignano, il contratto di allogazione dei lavori è del 1512. Il campanile, aggiunto dopo il 1531, crollò il 19 novembre 1810. La parte sommitale è perciò un rifacimento. Oltre all’affresco con la “Madonna del Latte”, l’edificio è ricco di opere d’arte. Tra le più significative, è la pala d’altare, dipinta da Domenico Alfani su disegno di Rosso Fiorentino tra il 1527 e 1534, rappresentante una “Epifania”. L’opera (l’originale è oggi perduto), fu asportata nel 1643 dalle milizie fiorentine del Granduca Ferdinando II medici, che l’anno successivo mandò a Castel Rigone la copia oggi conservata. Del dipinto dell’Alfani, restano nel santuario la lunetta con “l’Eterno benedicente” e due tondi con profeti. In una cappella del transetto destro, è esposto un crocefisso ligneo del XV secolo. Al simulacro ligneo, fu aggiunto uno sfondo ad affresco con i dolenti che assistono alla crocifissione (sec. XVI), opera di Tommaso Bernabei detto il Papacello. Altre opere del XVI sec. decorano gli altari laterali (Giovanni Battista Caporali, Bernardo di Gerolamo Rosselli da Firenze, ed altri). Nell’abside si conserva un coro in noce datato 1619.
[Fonte: Censimento Santuari Cristiani in Italia http://www.santuaricristiani.iccd.beniculturali.it/]