“Va, o Andreana, e di’ agli uomini di Mongiovino che mi levino queste macchie attorno e nettino il Luogo e vi facciano una piazza.”
Nel giorno della festa dell’Immacolata Concezione vogliamo rendere omaggio alla Vergine Maria andando a scoprire uno dei santuari più importanti del nostro territorio, il SANTUARIO DELLA MADONNA DI MONGIOVINO.
La chiesa, costruita a partire dalla prima metà del ‘500 su modelli bramanteschi costituisce, probabilmente, il maggiore esempio di decorazione ad affresco della seconda parte del Cinquecento in Umbria.
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Fin dal XIII sec. esisteva sulla via che conduce al Castello di Mongiovino un’edicola all’incrocio di più strade, all’interno della quale era stata dipinta l’immagine della Madonna circondata da persone. Un giorno una pastorella con il gregge, di nome Andreana, sentì una voce venire dall’edicola che chiedeva agli abitanti del castello di venerarla. Da allora in poi si sono alternati una serie di prodigi, grazie e guarigioni che hanno dato origine ad un Santuario in piena campagna. La pianta è quadrata con quattro cappelle d’angolo e pilastri liberi che formano una croce greca. Una elaborata iconostasi del 1520 (targhetta dietro ad una delle colonne) introduce, con tre arcate di ordine composito a volute rovesciate, una profonda abside con coro, e un altare centrale su cui poggia l’originario affresco della Madonna. E’ questo presbiterio forse il residuo della primitiva cappella. La chiesa ha quattro pilastri interni che sostengono gli archi sui quali sono impostate le volte a botte nei quattro bracci della croce greca e una cupola con tamburo raccordata da pennacchi. Le quattro cappelle d’angolo hanno cupola senza tamburo. I quattro pilastri centrali hanno alla base un sedile di arenaria all’intorno. Tutto il presbiterio oltre all’iconostasi ha un rivestimento di arenaria lavorata con zoccolo di base e una serie di lesene. Nello zoccolo ci sono dei tondi con figure di santi. Il grande cornicione all’interno è colorato con toni molto forti. Il Santuario è posto su un pianoro dominante Tavernelle. Tale pianoro era originariamente tutto recintato con portici ed arcate ad uso dei pellegrini. Di essi rimangono solo la foresteria a sinistra dell’ingresso e le strutture di contenimento a monte. Un pozzo del ‘600 si trova nel piazzale davanti alla chiesa. Questa è al centro del pianoro ed è collegata tramite il campanile ad una più antica chiesa dedicata a S. Martino e ad una grande struttura monastica. Il campanile è ricavato ad arco tra le due chiese.
[Fonte: Le Chiese delle Diocesi Italiane http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/]